Questo test permette di cogliere alcuni aspetti importanti per la crescita di un bambino. Disegnando la propria famiglia emergono sentimenti e situazioni non sempre esplicite o percepite dall’adulto (timori, paura di crescere, ma anche gioia, amore per la vita, ecc.).
È interessante osservare alcuni aspetti mentre il bambino disegna: |
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- la collocazione dei personaggi sul foglio;
- il primo e l’ultimo personaggio disegnato,
- la vicinanza tra i personaggi;
- le cancellature;
- l’omissione o l’aggiunta di qualche membro;
- l’espressione del volto;
- le posizioni delle braccia, delle mani e delle gambe.
INTERPRETAZIONE
- Personaggio al primo posto: generalmente rappresenta colui verso il quale il bambino prova più ammirazione e cerca di prendere come modello. |
- Se stesso al primo posto: manifesta un egocentrismo non del tutto superato ed un legame ancora molto forte con la famiglia dalla quale chiede attenzioni e affetto. |
- Se stesso all’ultimo posto: Il bambino ha, probabilmente, scarsa fiducia nelle proprie capacità a causa di un carattere riservato. Ha bisogno di essere lodato e rassicurato. |
- Esclusione di membri familiari: può indicare una sorta di rifiuto di quella persona, magari causato da un senso di gelosia o timore che questo individuo (ad esempio un fratello o una sorella) possa privarlo dell’affetto dei genitori. |
- Aggiunta di personaggi: manifesta un senso di solitudine momentanea che sta vivendo il bambino. Rappresenta un po’ quella persona immaginaria che dovrebbe “compensare” l’affetto mancante. Potrebbe anche indicare una difficoltà a comunicare con i coetanei. |
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- Dimensione ridotta di un personaggio: Il bambino sminuisce quella persona, forse sentendola come un potenziale rivale. |
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- Collocazione in disparte di un personaggio: indica il mancato inserimento di questo membro nella famiglia o la difficoltà del bambino a costruire un rapporto forte con lui. |
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- Cancellazione di un personaggio: emerge un senso di insofferenza del bambino verso se stesso o verso un membro della famiglia (non necessariamente quello cancellato). L’insofferenza è però repressa per paura di essere giudicato. |
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- Un personaggio di più grandi dimensioni: è la persona percepita dal bambino come dominante verso la quale mostra ammirazione oppure inibizione. |
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- Omissione di braccia e/o gambe: rappresenta la “punizione” che il bambino infligge a colui che percepisce come minaccioso. |
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- Aggiunta di animali: l’animale è portatore di un’aggressività nascosta del bambino verso un membro della famiglia. |
- Esclusione di sé: esprime a volte, la scarsa fiducia del bambino nelle proprie capacità o la sua sensazione di sentirsi escluso. |
- Se stesso di un sesso diverso: di solito, in età puberale, è indice di una non completa accettazione del proprio corpo o ruolo sessuale. |
- Rifiuto di disegnare la famiglia: manifesta la scarsa partecipazione del bambino alla vita familiare o uno scarso dialogo tra i membri. |
- Disegnare una famiglia di animali: il bambino maschera il disegno per evitare di affrontare un disagio o una sofferenza inibita dovuta, per esempio, ad una separazione di genitori. |
- Il cappello sulla testa di un personaggio: il bambino rappresenta la forte autorità di quella persona e la sua difficoltà ad osservare regole forse troppo rigide. |
- Braccia intorno al collo: Più che una manifestazione di affetto, alcuni psicologi lo vedono come un vincolo esercitato da un adulto verso la libertà di un bambino. |
- Famiglia disegnata in una cornice: il bambino risente di un’educazione troppo rigida, in una famiglia dove tutto è basato su ordine e dovere. La cornice rappresenta il controllo del bambino di questo ordine. |
- Membri familiari in luoghi e occupazioni diversi: emerge un’estraneità del bambino a vivere la propria famiglia e una scarsa comunicazione. |
- Bottoni sull’abito di alcuni membri: esprimono un legame affettivo molto forte del bambino con quel familiare. Solo dopo i 13 anni potrebbe, invece, rappresentare un ostacolo alla sua autonomia. |
- Rifiuto di colorare la famiglia: manifesta una certa freddezza del bambino dovuta probabilmente ad un’educazione troppo rigida o, al contrario, troppo “libera”, poco attenta, quindi, ai suoi bisogni. |
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