C'era una volta una piccola goccia d'acqua, di nome Gocciolina, che viveva nel mare insieme ad altre sue compagne: rideva, scherzava ed era molto felice.
Un giorno Goccetto, suo fratello, volo' in cielo e Gocciolina diventò molto triste. Questo succedeva a molte gocce che stavano sulla superficie del mare riscaldate dal sole, si alzavano in cielo e volavano su.
Anche Gocciolina voleva vedere il mondo e decise di farsi notare dal sole così che la scaldasse e la volare. Finalmente un caldo raggio di sole si posò sopra di lei e la riscldò. Gocciolina si sentì leggera leggera e capì che stava volando.
In cielo incontrò tante sue compagne, trasformate come lei in vapore e, insieme, formarono una nuvola trasportata dal vento leggero.
Ma dopo poco il venticello si trasformò in un vento forte che spingeva le nuvolette verso dei grossi nuvoloni neri.
"Chi sono?" chiese Gocciolina.
"Sono tanti tuoi parenti" rispose il vento.
"E da dove vengono?"
"Dal mare, dai laghi, dai fiumi, dai torrenti......" risposero moltissime voci da dentro i nuvoloni.
Intanto l'aria era diventata molto fredda.
"Ahime!" pianse Gocciolina, "non so cosa mi stia succedendo, ma mi pesa la testa. Quest'aria fredda mi fa male. Non posso più volare!"
Mentre diceva così, precipitò giù, seguita da tutte le sue compagne che erano ridiventate gocce d'acqua, come lei.
Gocciolina cadde su un prato fiorito, dove trovò molti fiori e molte erbe assetate. Penetrò nella terra e si spaventò perchè là sotto era buio, ma seguì le altre gocce....... |
Parecchi giorni dopo uscì dalla terra: era la goccia di una sorgente.
Gocciolina chiese a una sua compagna: "E adesso dove si và?"
La goccia che le stava vicino rispose: "Adesso andiamo a incontrare un ruscello, poi al fiume e il fiume ci porterà al mare."
Ma le cose non andarono così e le avventure di Gocciolina di continuarono. Il sole la catturò di nuovo e Gocciolina si ritrovò in una nuvoletta sospinta dal vento.
"Senti, nuvoletta, l'autunno sta per finire e presto verrà l'inverno.
Adesso ti porterò sulle alte montagne e vedrai quante meraviglie!" disse il vento.
Mentre volava, Gocciolina incontrava amici e parenti che le portavano le notizie dal mare.
Sai che è partito anche nonno Acquerottolo?" le disse un giorno sua cugina. "Non volevano lasciar Io andare, alla sua età, ma lui ha tanto insistito!"
"E Goccetto è tornato?" chiedeva Gocciolina. "No, non ancora."
All'improvviso si scorsero in lontananza le montagne e Gocciolina era impaziente di arrivare.
"Siamo arrivati sulle montagne" disse il vento,
"Ma siamo troppo alti, bisogna scendere per vedere bene"
E cominciò a far scendere la nuvoletta verso il basso. intanto arrivarono nuvoloni grigi da ogni parte e yenti gelidi incomincia vano a soffiare.
Gocciolina si sentì stanca, poi si mise a danzare, leggera come un petalo di fiore. Anche le sue amiche e i suoi parenti si erano trasformati in farfalline bianche che danzavano nell'aria:
"Che cosa è successo?" chiese al vento. "
"Sei diventata un fiocco di neve" le rispose.
Che gioia" esclamò Gocciolina e continuò a danzare finché fu stanca.
"Scendi a riposarti sulla montagna" le suggerì il vento.
Gocciolina si posò sulla montagna e si addormentò, insieme a milioni di altri fiocchetti, tutti stretti stretti l'uno contro l'altro.
La neve continuava a scendere dal cielo e premeva col suo peso sul fiocchetto di Gocciolina e dei suoi compagni, tanto da trasformarli in ghiaccio. |
Il ghiaccio si accumulò, divenne tanto grande da essere chiamato "ghiacciaio" e cominciò a scivoLare lentamente giù per la montagna, verso la valle dove faceva meno freddo. Qui cominciò a sciogliersi dando origine ad un torrente di acqua freddissima. Passò l'inverno e venne la primavera, ma nevicava ancora sulla montagna.
Poi venne l'estate e cessò di nevicare. Il sole decise di sciogliere la neve e il ghiaccio, ma erano troppi: non riusciva a sciogliere tutti.
Intanto il torrente si ingrossava, ma Gocciolina dormiva ancora in mezzo al ghiaccio.
Passarono gli anni e finalmente il sole vide Gocciolina e le sue compagne e decise di svegliarle piano piano."Ci voleva proprio questo lungo riposo!" disse una vocina che a Gocciolina parve di riconoscere?
"Chi sei tu che hai parlato?" chiese ansiosa. "Questa è bella!" rispose la prima voce. "Mipare di sentire la voce di mia sorella Gocciolina !"
"Ma sono io! I due fratelli avrebbero voluto abbracciarsi, ma non potevano muoversi.
"Povero me!" Dovrò restare qui fermo immobile tutta la vita?" si lamentò Goccetto.
"State tranquilli, ragazzi!" disse una voce: era quella del vecchio Acquerottolo.
"Oh, nonno, sei qui anche tu? Perché ci troviamo qui fermi impalati e duri come un sasso?"
"Siamo duri perché siamo di ghiaccio!'
"Ghiaccio?"
"Si, ghiaccio e non siamo fermi: ci muoviamo ma così lentamente che non ce ne accorgiamo nemmeno."
"Oh, poveri noi! Dovremo rimanere sempre così?"
"No il sole sta svegliandoci. Un giorno o l'altro ritorneremo al nostro amato mare."
"E poi nonno?"
"E poi siamo sempre da capo, perchè il gioco dell'acqua non finisce mai!"
Ben presto il sole sciolse tutto il ghiaccio in cui c'erano Gocciolina, Goccetto, e il nonno e tutti si abbracciarono.
Poi si misero a correre giù per il pendio, tra i sassi, schiumeggiando e cantando sempre più forte.
Formarono una cascata, un torrente,un lago, un fiume: i nostri amici correvano veloci e finalmente videro il mare. Era vicino, sempre più vicino,eccolo finalmente......
Com'era bello tornare a casa!
da "Storia di Gocciolina", Ed. La Scuola
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